Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
e perfettamente amato è quell’oggetto, per cagion di cui viene amato qualunque altro è amato. Or tale non puٍ esser che un amor solo ed un oggetto solo, perché se più d’uno fossero, o l’uno sarebbe amato per cagion dell’altro, e quel solo saria perfettamente amato, per cui l’altro fosse amato; se ciascun per se stesso, né l’uno né l’altro saria perfettamente amato, perché niun di loro sarebbe quello per cui ogni altro fosse amato. Un solo addunque puٍ esser il perfetto amore, un solo l’oggetto perfettamente amato. Dunque l’amor di Celia, ch’è di due innamorata, non puٍ esser perfetto amore. L’argo- mento fin presso il fine corre velocemente, ma all’ultimo passo esce di strada e trabocca. Non ha dubbio ch’assolutamente l’amor che fra tutti gli amori è perfetto è quello a cui tutti gli altri amori si riducono: ed è vero ch’egli è un amor solo ed un oggetto solo, perché egli è l’amor dell’ultimo fine, che non puٍ esser se non un solo: ma l’amor d’amore di cui parliamo, l’amor di Celia non è l’amor dell’ultimo fine. Qualunque cosa creata ha le sue perfezioni entro i confini della sua natura limitate: l’una non ha mestiere dell’altra. Il cavallo è perfetto, benché non sia ragionevole come l’uomo, e l’uomo è perfetto, benché non sia immortale come l’angelo: gli amori son diversi, hanno uffici e fini diversi; non tutto quel che conviene all’uno conviene all’altro, dice Aristotale. Che l’amor sia tale, a cui ogni altro amor si riduca, que- sta è perfezion dell’amor dell’ultimo fine: l’amor d’amore non ne ha mestiere; senza questo puٍ esser perfetto in suo genere. Non niego ch’alcun non possa pur troppo metter nell’amante l’ultimo suo fine, ed allora l’amor suo sarà quello a cui si ridurran tutti gli altri amori. Ecci un poeta antico, il quale chiamava la sua donna sua madre, sua figliuola, sua sorella, sua amica, amante, sua sposa e sua diva, per dar a divedere che nell’amor di lei tutti gli altri amori avea com- presi. Ma s’egli dicea da vero (il che rare volte avviene agli amanti, massimamente poeti), il suo certo non era amore, ma impietل: cotesta perfezione all’amor non si conviene. Saria bella cosa che non potesse esser perfetto l’amore se non