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che l’Onorevole Marchesano ha invocato: la gloria e la vittoria della Patria con la concordia di tutti i cittadini. (Vive approvazioni).

Ma io ho il dovere di dare alcune risposte agli oratori. Sarò brevissimo. Ho ascoltato tutti gli oratori con attenzione viva ed assidua, e tutti li ringrazio. Ringrazio coloro che dichiararono la loro fiducia nel Ministero, ringrazio i deputati che parlarono come oppositori, perché, valorosi maneggiatori degli strali parlamentari, li hanno adoperati molto umanisticamente. (Viva ilarità).

Io non posso rispondere a parte a parte a tutti gli oratori, ma dico a tutti che nessuna delle idee che palesarono nei loro discorsi sarà dimenticata, né da me né dai miei colleghi.

Quanto alle questioni di finanza, ha risposto pienamente ieri il collega del tesoro, enunciando così il risultato felice degli sforzi fatti, come le previsioni fidenti, ed ha aggiunto ammonizioni di patriottica virtù, che, sgorgate dal suo patriottismo, trovarono eco spontanea e sincera in questa Camera.

Quanto ai gravi problemi dell’agricoltura, io non mi intratterrò intorno ad essi: tutti gli oratori manifestarono tanta meritata fiducia nel ministro di agricoltori, che non è mestieri ch’io li rassicuri circa l’opera sua.

Io non seguirò discorrendo degli ordinamenti della sanità militare, perché, se riforme occorrono, a queste riforme attenderà il ministro della guerra. Ed è nel nostro Gabinetto Leonardo Bianchi tale uomo di autorevole competenza, che presterà all’uopo validi consigli.

Nè mi intratterrò a dire della opportunità che negli acquisti militari si proceda con quel concerto fra l’am-