Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/211

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

207

verno della Repubblica Francese si trova nell’impossibilità di dare le disposizioni desiderate dall’Infante, e dalla Corte di Madrid, che tutto ciò, ch’esso potrebbe fare per gl’interessi di S. A. R., sarebbe d’impiegare la sua mediazione, e i suoi buoni officj per regolare i limiti degli Stati di Parma con la nuova Repubblica e di fare ottenere la libera navigazione del Po a’ sudditi dell’Infante Duca. Ho creduto, cittadino Generale, d’informarvi intieramente di tutti questi differenti oggetti affinchè, se le circostanze lo permettano, vi troviate in grado di operare secondo le intenzioni del Direttorio esecutivo.

Delacroix.




Udine, 28 messidoro anno 5 (6 Luglio 1797)


CVI - Al Generalissimo.


Vi ringrazio, mio Generale, di avermi spedito un corriere, ed il vostro proclama. Mi sembra evidente che Thugut non voglia la pace; del resto tutto ciò si svilupperà domani. Io me ne sto ad Udine ad aspettarvi con grande impazienza il vostro arrivo; ove mi tratterrò sino a che non giungiate. Se Udine non vi piace, noi potremo combinarci a Passeriano. Il M. del Gallo, il quale vede che non ci accomoderemo, già parla di andare a Vienna di bel nuovo a fin di terminarla al più presto.

H. Clarke.


A Udine, il 18 Luglio 1797.


Nota de’ Ministri plenipotenziarj di S. M. l’Imperatore e Re.


La sovversione del Governo di Venezia eseguita con le armi, e per mezzo degli agenti della Repubblica francese, dopo di essersi firmati i preliminari della pa-