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non arresta in tempo lo zelo dei suoi perfidi cortigiani, potrà ben sorgere un altro Bresci, perchè ove vi sono degli oppressi vi sono dei vendicatori.

Dicono che la moglie di Umberto piange; essa è stata colpita nel suo cuore di sposa. Che stia all’erta di non essere colpita in quello di madre, perchè le madri e le spose dei proletarii italiani è molto tempo che piangono, e delle loro lagrime nessuno si preoccupa, nessuno vi porge attenzione, nessuno vi ha mai pensato.

Non contenti di perseguitare coloro che hanno la disgrazia di vivere in questo paese di abusi e di miserie, i governanti perseguitano anche coloro che forzarono a riparare all’estero per mendicare un tozzo di pane.


Si cerca, si vuole, si inventerà certamente (come stanno facendo) un vasto complotto internazionale per poter saziare la loro ferocia e nello stesso tempo per preparare il terreno ad una bella reclame al nuovo re, dandogli l’occasione di posare a re buono e clemente, concedendo un’amnistia.

Cosa un po’ difficile, ma non impossibile.

In ogni modo dalla morte di re Umberto invece di cavarne un serio avvertimento, utile e salutare per il paese, da questa lezione sanguinosa è uscita una reazione feroce ed infame contro il socialismo.

Colle baionette non si ottiene nulla di durevole.

I socialisti lo sanno e usciranno certamente vittoriosi e fortificati da quest’ultima prova.

Essi supereranno questo imperversare dell’uragano per navigare liberamente nel libero oceano dell’avvenire, l’oceano di libertà, di benessere e di giustizia.

Con giusta ragione Gustavo Kahn ha scritto nel giornale Le Soir:

“L’anarchico colpisce in faccia. Prima di col-