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di colorito, purezza di contorni, morbidezza di carni e aggiustatezza d’espressioni un rarissimo pregio al pari di qualsiasi capo lavoro dell’arte; riuniti poi e ben locati, come qui sono, ad esprimere un solo concetto pittorico ed architettonico offrono un tipo di quel bello ideale che tanto ci commove, signoreggia, e rapisce più che possa io a parole significare.

In questa chiesa, oltre la scuola di S. Maria di cui si ha memoria fin dal 1529, officiava quella di S. Giuseppe, fondata nel 1531 da un canonico lateranense chiamato Gregorio, e la scuola del Rosario all’altare maggiore, la quale ebbe origine il 2 di giugno del 1572 per opera di fra Gervaso Guidiciolo dell’ordine dei Predicatori. Eravi finalmente anche una Congregazione denominata dell’Intiero, instituita durante la signoria spagnuola.

Oratorio di S. Antonio Abbate. — In quest’oratorio la scuola del Corpus-Domini, di cui li scolari portavano l’abito di tela cilestra, ebbe vita nel 1572. Oltre a questa vi offiziava la confraternita di S. Bernardino, che vestiva l’abito turchino, alla quale ultima, allorchè nel maggio del 1786 fu data la notizia della di lei suppressione, si sollevarono mille e più persone in guisa che il subeconomo canonico Michele Crespi fu costretto di lasciar agli scolari la libertà dell’uso particolare dell’oratorio. E siccome siffatto consorzio soleva assistere anche alle funzioni del Sacramento nella chiesa prepositurale di San Giovanni Battista, il sub-economo permise altresì che li scolari continuassero in questa pratica.

Nel publico congresso però tenutosi posteriormente per affari della Communità si suscitò da certuni un nuovo ammotinamento, ed ottennero dal cancelliere Francesco Magnaghi un’ordinazione scritta contro l’operato del Crespi.