Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 131 — |
segnerò a tutto, purchè sia certo che tu non serberai memoria ingrata di me. — Io formo ora l’educazione del tuo cuore perchè un’altro ne possa godere le dolcezze, e bramo solo una qualche ricordanza per l’appassionato maestro....
— È una crudeltà, sclamò Laura singhiozzando, tu non hai cuore se mi maltratti in tal guisa; era così felice, ed ora mi fai piangere! — Le tue tristi profezie sono false, perchè sento che non potrà mai accadere ciò che tu mi dici; perchè sento di soffrir troppo al solo pensarvi....
— Perdono! disse Ermanno stringendole la mano.
— Cattivo, crudele....
— Via madamigella.... alzi lo sguardo, sorrida perchè ho finito....
— Ed ora comincio io....
— Avanti.
Laura si rasciugò gli occhi indi riprese con fuoco tra il serio ed il faceto, tra le lacrime ed il sorriso.
— Ella signor mio è un falso profeta, ella crede che io abbia il cuore duro, duro come macigno, come il suo che si compiace di torturarmi; ma io le dirò: prima, che non sono tanto bella quanto ella vorrebbe farmi credere, che ho tanto giudizio da non essere tenuta per una fanciulla che cambia affetti ad ogni voltar di vento. — Secondo che se sono ricca me ne importa niente, perchè quando si ama le ricchezze valgono a nulla; terzo che non andrò in società; quarto che se non posso maritarmi come la penso io starò zitella, capace anche di farmi monaca; infine che il mio Ermanno è un cattivaccio!....
— Come la mia Laura è la più cara di tutte le creature! interruppe egli abbracciandola.
· | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · |
· | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · | · |