Pagina:Cagna - Un bel sogno, Barbini, Milano, 1871.djvu/183

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una donna amata. Al di là dei colli il cielo s’incolora degli estremi raggi solari che riflette come specchio, e la natura si chiude in un sorriso mesto, malinconico, ineffabile, che ha solo riscontro nel sorriso di una vergine adorata. — Sì mia Laura, io osservai che quell’insieme armonioso e delicato del tramonto, riassume uno de’ tuoi sguardi, epperciò non lascierò passar sera senza contemplare quel cielo che ti rassomiglia, e cercare nel suo sorriso il secreto del tuo sguardo.

«Dopo alcuni giorni di beatitudine mi fu forza lasciarti, ma portai meco un tesoro di ricordi, una ciocca de’ tuoi capelli, ed il tuo ritratto. — Il genio del nostro Paolo ha trasfusa su quella tela tutta l’anima tua, ti colse in tutto il fascino della tua bellezza, e più guardo quel dipinto, più parmi di vederti viva a me dinnanzi.

«La pittura è uno dei più gran segreti del genio; il poeta più elegante ed immaginoso, potrebbe pur cercare nella sua fantasia e stillare l’anima ne’ suoi versi, nè perciò riuscirà mai ad animare di tanta realtà un ritratto.

«La musica colla vaga elasticità de’ suoi concetti, è lontanissima da un’idea definita; ma il pittore fonda l’arte sua sulle basi incrollabili del vero, ed opera il gran prodigio di riprodurre in tutte le parti più dettagliate la natura, carpirne il segreto e dare agli oggetti quella vitalità che sarà sempre un mistero per la parola.

«Non farò elogi al modello, sarebbe vano quanto voler dire la bellezza d’un fiore.... lo si guarda sorridendo in silenzio, lasciando che il cuore lo esalti con palpiti d’ammirazione.

«Ciò che più di tutto mi desta sorpresa si è che

CAGNA. Un bel Sogno. 12