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l’antica opinione trastulli trovati da una ninfa di Delo per dilettare Apollo fanciullo; di poi furono consacrati, e divennero pratiche religiose, che non si omettevano da veruno, che s’avvenisse a passare vicino a quell’isola; della quale chi più saper ne volesse, oltre i famosi commentarj di Spanemio e Callimaco, può consultare la dissertazione dell’Ab. Sallier su questo argomento, inserita nel tomo terzo degli Atti dell’Accademia delle Iscrizioni.
PALLADE. 1
O Lavatrici di Minerva uscite,
Odo i sacri cavalli, ecco la Diva,
Bionde Pelasghe venite venite.
Le braccia non mondò Pallade in riva,
Se pria non terse ai corridori i fianchi,
E quando tutta stillante reddiva
Del sangue de’ giganti in Flegra stanchi,
Pria dai gioghi slegò le coppie equine,
E le bocche spumose e i dorsi bianchi
Lavò nelle correnti onde marine:
Interrompete Achee vostro soggiorno,
Il fragor delle rote odo vicine.
Specchi non le ponete o nardi intorno,
Nardi non ama o lucidi metalli,
Il volto di Minerva è sempre adorno.
Il dì che trasse alle Trojane valli
Non ella i vaghi rai, non Giuno torse
Di Simoenta ai liquidi cristalli.