Pagina:Campana - Il più lungo giorno, manoscritto, 1913.djvu/16

Da Wikisource.

- altra culla avventurosa di incertezza e di rimpianto

- e ancora - tutto ciò che ancora era arido e dolce sfiorite le rose de la nostra giovinezza viveva sul panorama scheletrico del mondo.



L'Amore - Ne la sera dei fuochi de la festa d'estate ne la luce deliziosa e bianca quando i nostri orecchi riposavano appena nel silenzio e i nostri occhi erano [stanchi] delle girandole di fuoco de le stelle multicolori che avevano lasciato un odore pirico una vaga gravezza rossa ne l'aria e il camminare accanto ci avevano forse illanguiditi esaltandoci di una nostra troppo diversa bellezza - lei fine e bruna, pura