Pagina:Campanella - La Città del Sole, manoscritto, 1602.djvu/15

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[versione diplomatica] lative e meccaniche; cõ questa distintione, che q̃lle dove ci va fatica grande e viaggio, le fanno l’huõi come arare, seminare, coglier’i frutti, e pascer li armenti; però nell’aia, nella vendemia, nel formare il cascio, e mungere [l’uberi?]1 si soleno le donne mandare, e nell’horti vicini alla Città p̃ l’herbe. L’arti che si fanno sedendo, e stando per lo più son delle donne: come tessere, cuscire, tagliar li capegli, e le barbe, la spetiaria; e far tutte le sorti di vestimenti fuorche l’arte del ferraro e dell’armi. e ch’è atta a pingere nõ se li vieta. La musica però è delle donne: che più dilettano, e de fanciulli, ma nõ le trombe e tamburri. fanno le vivande, apparecchiano le mense: ma lo servire a tavola è p̃p̃o delli giovani maschi, e femine, finche sono di venti uno anno. Stanno in ogni girone le publiche cucine, e le dispense della robba, et d’ogni officio, soprastante è un vecchio, et una vecchia, che comandano, et han potestà di battere o far battere d’altri, li negligenti, o disubidienti, e notano ogn’uno ed ogn’una in ch’esercizio meglio riesce. Tutta la gioventù serve alli vecchi che passano 40 anni, ma il mastro o maestra han cura la sera q̃n vanno a dor-


[versione critica] lative e meccaniche; con questa distinzione, che quelle dove ci va fatica grande e viaggio, le fanno gli uomini come arare, seminare, cogliere i frutti, e pascer li armenti; però nell’aia, nella vendemia, nel formare il cascio, e mungere [l’uberi?]1 si soleno le donne mandare, e nell’orti vicini alla Città per l’erbe. L’arti che si fanno sedendo, e stando per lo più son delle donne: come tessere, cuscire, tagliar li capegli, e le barbe, la speziaria; e far tutte le sorti di vestimenti fuorché l’arte del ferraro e dell’armi. E ch’è atta a pingere non se li vieta. La musica però è delle donne: che più dilettano, e de fanciulli, ma non le trombe e tamburri. Fanno le vivande, apparecchiano le mense: ma lo servire a tavola è proprio delli giovani maschi, e femine, finché sono di venti uno anno. Stanno in ogni girone le publiche cucine, e le dispense della robba, e d’ogni officio, soprastante è un vecchio, e una vecchia, che comandano, e han potestà di battere o far battere d’altri, li negligenti, o disubidienti, e notano ognuno ed ognuna in ch’esercizio meglio riesce. Tutta la gioventù serve alli vecchi che passano 40 anni, ma il mastro o maestra han cura la sera quando vanno a dor-

  1. 1,0 1,1 Interpretazione non chiara, ndt.