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Pagina:Campanella - La Città del Sole, manoscritto, 1602.djvu/43

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[versione diplomatica] curioso ti dirò di più. Ogni nova , et ogni oppositione sua fanno consiglio dopo il sacrificio, e cqui entrano tutti da venti anni in su, e si dimanda ad ogn’uno che cosa manca alla Città, e quale officiale è buono, e quale è tristo. Dopo ogn’otto dì si congregano tutti l’officiali, che sono l’ Pot., Sap., Am. et ogn’un di questi hà trè officiali sotto di sè, che sõ dodici, et ogn’uno di quelli, trè altri che fan 4, e q̃lli han l’officio dell’arti convenienti à loro; il Potesta della militia. Sap. delle scienze, Am. del vitto generatione, vestito, et educatione, e li mastri d’ogni squadra cioè caporioni, decurioni, centurioni si dell’huõi come delle donne, e si ragiona di quel che bisogna al pubco, e s’eleggono l’officiali nominati nel consiglio grande. Dopo ogni dì fà consiglio , e li trè principi delle cose occorrẽti e confirmano, ò conciano quel che s’è trattato nell’elettione, e l’altri bisogni. Non usano sorti, se non qǹ son dubi in modo, che non sanno a qual parte pendere. Questi officiali si mutano secondo la volontà del popolo s’inchina: ma li quattro primi nò, se nõ qǹ essi stessi per consiglio fatto tra loro cedeno à chi veggono saper più di loro, et haver più purgato ingegno; e son tanto docili, e buoni, che volentieri cedeno


[versione critica] curioso ti dirò di più. Ogni nova Luna, e ogni opposizione sua fanno consiglio dopo il sacrificio, e qui entrano tutti da venti anni in su, e si dimanda ad ognuno che cosa manca alla Città, e quale officiale è buono, e quale è tristo. Dopo ogn’otto dì si congregano tutti l’officiali, che sono il Sole, Pot., Sap., Am. e ognun di questi ha tre officiali sotto di sè, che sono dodici, e ognuno di quelli, tre altri che fan quattro, e quelli han l’officio dell’arti convenienti a loro; il Potestò della milizia. Sap. delle scienze, Am. del vitto generazione, vestito, ed educazione, e li mastri d’ogni squadra cioè caporioni, decurioni, centurioni si dell’uomini come delle donne, e si ragiona di quel che bisogna al publico, e s’eleggono l’officiali nominati nel consiglio grande. Dopo ogni dì fa consiglio Sole, e li tre principi delle cose occorrenti e confirmano, o conciano quel che s’è trattato nell’elezione, e l’altri bisogni. Non usano sorti, se non quando son dubi in modo, che non sanno a qual parte pendere. Questi officiali si mutano secondo la volontà del popolo s’inchina: ma li quattro primi no, se non quando essi stessi per consiglio fatto tra loro cedeno a chi veggono saper più di loro, ed aver più purgato ingegno; e son tanto docili, e buoni, che volentieri cedeno