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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/48

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piano quasi orizzontale, mentre nel cranio del cavallo lo si trova sulla faccia posteriore ed in un piano quasi verticale. Fra questi due estremi esistono molte gradazioni, poichè quanto più il foro anzidetto si porta in dietro, tanto più esso perde la posizione orizzontale per assumere la obbliqua o verticale.

Per esprimere con esattezza la posizione del foro anzidetto, si ricorre agli angoli occipitali, dei quali se ne hanno tre:

a) Angolo occipitale del Daubenton, che ha il vertice nel centro del contorno posteriore del grande foro occipitale (opistio) e per lati il diametro antero-posteriore del foro predetto e la linea opistio-sottorbitale ossia la linea che, dall’opistio va al punto centrale della retta che unisce insieme i contorni inferiori delle due orbite.

b) L’angolo occipitale del Broca differisce dal precedente, perchè alla linea opistio-sottorbitale è sostituita la linea opistio-nasale, la quale dall’opistio va al centro della sutura fronto-nasale.

c) L’angolo basilare del Broca ha il vertice nel basio e per lati le linee basio-nasale ed il diametro antero-posteriore o longitudinale del grande foro occipitale.

Esiste uno strumento apposito, il goniometro occipitale, per la misurazione di questi angoli.

A dimostrare la diversità di questi angoli in alcuni più elevati mammiferi, serve la tabella che segue.