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Pagina:Canestrini - Antropologia.djvu/66

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sulla fronte. Capo infossato fra le spalle, braccia scarne, gambe sottili o semiflesse, bacino stretto. Naso largo e piatto, a profilo grifagno; barba scarsissima. Nel camminare il Solera si appoggia sul margine esterno del piede, ed un tale incesso imprime a questo infelice una fisonomia stranamente scimiesca.

Mostruosità. — Mentre le leggere anomalie o varietà anatomiche sono molto frequenti, e nel maggior numero dei casi non compromettono la salute e la vita dell’individuo, i mostri sono fortunatamente più rari. La fervida fantasia degli antichi avea creato dei mostri che non sono mai esistiti, come i Centauri e Tritoni, ed anche oggi il volgo parla di bambini con testa d’animale e di animali a faccia umana. Un passaggio fra le anomalie e le mostruosità costituiscono gli ermafroditi, ossiano quegli individui che sono di sesso maschile e femminile in un’unica persona. La massima parte degli ermafroditi è però di un sesso solo, e presenta qualche carattere esterno dell’altro sesso; cotesti sono ermafroditi di sola apparenza o falsi. Si osservarono peraltro degli ermafroditi veri, cioè individui provveduti delle ghiandole caratteristiche di ambedue i sessi; ma tali ermafroditi sono rarissimi nella specie umana.

I mostri sono semplici, quando le parti, che li compongono, appartengono ad un solo individuo; doppii, quando due individui sono parzialmente fusi insieme; tripli, ecc., quando il mostro è composto di parti spettanti a tre o più individui.

Vi sono dei mostri semplici con eccesso di parti che si avvicinano ai doppii, e non è sempre