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PEL FILO ELETTRICO
DEI DUE MONDI
cantico
Cantiamo a Dio! Ne la maggior fattura
De le sue mani Ei gloriando estese
La maestà de l’immortal natura!
Le brulle rupi de l’Irlanda ascese
L’esul Giapeto, e le pupille meste5
Per l’Oceàn, quanto è profondo, intese.
E sui venti gridò: «Di là da queste
Solitudini azzurre il sangue mio
M’oda presente ne le sue foreste!
Sonata è la promessa ora di Dio,10
Che la parola i più lontani liti
Folgori, precorrendo anche al disio.
Indarno correran cieli infiniti
Fra l’ampie zone de la terra: invano
V’interporrà l’abisso i suoi ruggiti!15