Per un sentier divinamente arcano
Varcherà balenando il mio pensiero
Le sepolte vallee de l’Oceàno.
Sui termini e sui tempi ebbi l’impero;
E si fervida omai, com’ella nacque,20
Girerà la parola il mondo intero!
Accogli, abisso, la parola!» E tacque;
E gittò con potente atto regale
La portentosa gomena fra l’acque:
La portentosa gomena fatale25
Che l’isole rimote e i continenti
Recingerà d’un tramite vocale.
Pallide intorno al mar stetter le genti
A mirar come lento in giù versava
L’elettrico Piton l’orbite ingenti:30
Sterminato Piton che inabissava
Fra l’acque, ospite eterno, e le remote
Profondità del mar bruno solcava:
Piton che dorme su le sciolte ròte,
Ma se la luce del pensier lo desta35
Per quanto è vasto l’Oceàn si scote;
E con la radial gemina testa
Parla a due Mondi, e lucida e possente
Scorre la voce sua per la tempesta.