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il cantico dei cantici 305

     Le nevi del tuo sen sembran due snelle
     Cavriuole che un fior bruchin gemelle.

Torre d’avorio il collo tuo rassembra,
     Ed il seren di tue pupille amanti
     Le chiare d’Esebon vasche rimembra,
     Presso la porta di Bat Rabbi ondanti.

Il tuo naso del Libano arïeggia
     La svelta Torre, che a Damasco è volta;
     Il tuo capo, il Carmelo; e il crin pompeggia
     Qual porpora real di nastri avvolta.

Come ti esalti, o amabil creatura,
     Ne le delizie tue, come ti abbelli!
     Di flessuosa palma hai la statura,
     Sembran tue poppe grappoli novelli.

Andrò - diss’io - su quella palma; a’ suoi
     Rami atterrommi: e grappoli saranno



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