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LUIGI LA VISTA
Di Luigi La Vista non s’era ancor fatta alcuna solenne commemorazione in questa città, dove egli cadde da eroe; perciò parmi giusto ch’io cominci dal volgermi ai valorosi giovani, qui radunati, salutandoli con le nobili parole del Poeta:
Oh voi pietosi, onde si tristo e basso
Obbrobrio laverà nostro paese!
Bell’opra hai tolta e di che amor ti rende,
Schiera prode e cortese,
Qualunque petto amor d’Italia accende.
Più volte, tenendo gli occhi sui volume pubblicato dal Villari,1 ho pensato fra me che non mi meraviglierei punto, se uno straniero, a cui fosse ignoto il nome del giovine eroe, facendo la medesima lettura, domandasse a se medesimo: Questo racconto è una storia, o non piuttosto un romanzo che arieggi quei due famosi del Goethe e del Foscolo, i quali fe-
- ↑ Memorie e scritti di Luigi La Vista raccolti e pubblicati da Pasquale Villari, Firenze, Felice Le Monnier, 1883.