Pagina:Cantoni - Trattato completo di agricoltura, 1855, I.djvu/597

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durata del gelso. 589

che gli intelligenti pratici osservassero e non ripetessero ciecamente anch’essi quel che sentono a dire.

§ 599. La potatura mal fatta, con ferri poco taglienti, o non consentanea alla forza del gelso, ed alla stagione, per cui o troppo si snerva con soverchio numero di rami, o troppo si concentra e si addensa l’umore, quando si riduca a pochi e corti rami. Vedesi perciò in quest’ultimo caso fendersi pel lungo la corteccia del tronco, o dei grossi rami, dalla parte ove maggiormente batte il sole, e colarne quell’umore assorbito, che pei momento non trova uno sfogo nè pei rami nè per le foglie della pianta. A questo proposito parlerò della impagliatura. Generalmente si ritiene che l’impagliatura venga eseguita per difendere dal gelo il tronco dei gelso, epperò vedesi non di rado il contadino affaccendato nel ricoprirlo di paglia verso la fine di agosto. Or bene questo è un errore grossissimo. L’impagliatura del tronco deve essere fatta allo scopo di ripararlo dai forti raggi solari, nel momento che essendo sfrondato non può difendersi coll’ombra de’ propri rami. In questo frattempo l’afflusso degli umori che non trovano uno sfogo, come si è detto, si raduna tra la corteccia ed il legno, e quando arriva il sole a percuotere fortemente il tronco, come avviene dal lato di Mezzogiorno, questi umori, pel caldo, si dilatano, distendono la corteccia e la fendono procurandosi per tal modo uno sfogo alla loro sovrabbondanza in confronto delle parti per le quali possono distendersi. Noi vediamo infatti queste screpolature longitudinali lungo il tronco dal lato di Mezzodì nei gelsi di 10 a 20 anni, perchè sono quelli che hanno maggior vigore, e che dopo la sfrondatura per le radici assorbono gran quantità di umore; e questo fatto tanto meglio si rileva, quando siasi praticato un generoso taglio estivo. Per ciò dunque si pensò di difendere dai raggi solari il tronco del gelso per mezzo della impagliatura, finchè la di lui scorza sia divenuta grossa e consistente al punto da non essere così facilmente passata dal calore solare. E questa impagliatura, ripeto, non è fatta per difendere dal freddo, perchè anche nelle parti più settentrionali dell’Italia la mancanza di temperatura toglierà la convenienza della coltivazione del gelso, ma la temperatura jemale non giunge mai a tanto da farne perire il tronco, soffrendone tutt’al più una maggiore o minore porzione della recente cacciata; che anzi l’impagliatura, durante l’inverno, dovrebbe essere levata allo scopo di non lasciare un oggetto che trattenga l’umidità delle nebbie, delle