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610 educazione artificiale.

e così l’umidità e la temperatura atmosferica o dell’ambiente d’incubazione possono meglio esercitare la loro influenza, potendo mettersi a contatto di tutte le uova, e d’ogni lor parte.

Questa operazione di levare e lavare le uova che furono deposte sui panni, si fa in autunno od in primavera; ma, come vedrete in seguito, non è indifferente l’eseguirla nell’una o nell’altra stagione. In ogni caso le uova, vengono distese sopra larghi piatti, alte non più di un centimetro; indi conservate in cantine, ove la temperatura è bassa ma uniforme: difese convenientemente dai sorci, e dalla troppa umidità.

Quando in primavera i gelsi cominciano ad ingrossare le gemme, od a sviluppare le prime foglie, dalla cantina le uova vengono portate in qualche locale a pian terreno, perchè incomincino a risentire l’influenza dell’aumentante temperatura della stagione. Quando poi il gelso abbia almeno tre fogliette discretamente sviluppate, si distribuisce la semente in varie scatolette di diverse dimensioni, secondo i varj pesi attribuibili a ciascuna partita d’educazione, stendendola alta non più di tre millimetri: indi la si ricopre con carta bucherata o con un tessuto assai rado e gommato, che mentre s’adagia sulle uova, permette l’uscita delle piccole larve dai buchi della carta o dai vani del tessuto.

Così disposta la semente nelle scatolette, la si ripone nel locale d’incubazione artificiale, il quale viene riscaldato da fuoco acceso sopra cammino od in qualche stufa, cominciando nei primi giorni con una temperatura di 18°1, che si aumenta ogni giorno di circa un grado, sinchè nel settimo o nell’ottavo, giorno dello schiudimento o ben prossimo ad esso, sia di circa 27°. Molti usano di rimuovere la semente nelle scatolette ogni due giorni, allo scopo che tutta meglio risenta il calore, lasciandola tranquilla subito che mostrisi qualche larva appena nata.

Incominciata la nascita, si sovrappongono delle foglie di gelso alla carta forata od al largo tessuto che ricopre le uova, i piccoli bachi vi salgono, e quando le dette foglie sono discretamente gremite di larve, si levano e si ripongono sopra fogli di carta, coll’avvertenza di non confondere quelle d’una scatoletta con quelle d’un’altra. A tal uopo si numerizzano le scatolette, ed i fogli che ricevono i bigatti si segnano con numero corrispondente ad ognuna di esse. La na-

  1. Si rammenta che le temperature sono espresse in gradi del termometro centigrado.