Pagina:Carlo Andreani, La Pieve di Dervio (1898).djvu/76

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ciliati e residenti nella Pieve di Dervio, di famiglia decaduta. La nomina e la distribuzione vien fatta direttamente dal Patrono signor Conte Lorenzo Sormani-Andreani.

Legato Pozzi Agostino fu Tomaso di Corenno-Plinio. — Con codicillo 25 gennajo 1836 stabiliva un’annua rendita di Lire 40 in perpetuo, per distribuzione di sale a tutte le famiglie residenti in comune, nell’anniversario di sua morte avvenuta il 14 febbrajo detto anno.


Dal XII° secolo nella Famiglia Andreani, detti un tempo anche Castellani, feudatari del paese, si susseguirono diversi Notaj ed uomini distinti nelle scienze e ordini ecclesiastici; altri coprirono onorifiche ed altissime cariche. Un cavaliere Don Paolo Andreani nel 1784, primo in Italia, lanciavasi in una Mongolfiera (pallone aerostatico) nella sua villa di Moncucco. Anche l’antica e nobile Famiglia De Campazzi, da molti anni estinta, annoverò Notaj e studiosi.

Il comune nel 1750 aveva una popolazione di 102 abitanti che salirono a 214 nel 1850, e da questa data al 31 dicembre 1897 a 230. Dei 230 abitanti, suddivisi in 47 famiglie, circa un terzo trovansi all’estero.

Corenno è composto del paese propriamente detto e delle tre frazioni antichissime di Chiari, Monasterio e Piazzo; questa, già detta Manzione di Piazzo, era in fine del 1300 proprietà di un Laurenzoli Andrea e del Monastero di S. Clemente.

Il territorio comunale misura una superficie di Pertiche metriche 632 con una rendita di Lire 4,249.55 fra terreni e fabbricati.

Il patrimonio comunale ammonta a Lire 35,480.59; la sovrimposta media del comune nel decennio 1888-97 fu di Lire 392.43.