Pagina:Caro, Annibale – Opere italiane, Vol. I, 1912 – BEIC 1781382.djvu/75

Da Wikisource.

la madre universal della terra, la quale è «Berecintia». Che gran trapassamento è però questo suo da madre a madre? da una provincia alla terra tutta? dall’antica alla novella? da torri a torri? da galli a galli? dalla feconditá di quella alla feconditá di questa? dall’imperio dell’una all’imperio dell’altra? Dite che passa «da paese a iddee». Cosi sta la scrittura: non so se volete intendere «iddee» per «dèe» o per quelle «idee» in astratto, con una «d» sola; ché e l’una e l’altra sarebbe ortografia vostra. Ma, in qualunque modo, perché non si può fare? I paesi non hanno ancor essi le loro deitá e le loro idee, se l’idee si dánno? Non sono figurati e descritti i geni e le persone loro nelle medaglie, nelle pitture e nelle poesie, come in questi versi del Caro? Perché non fate che, come quella s’imagina per persona di Berecintia, cosi questa s’imagini per persona della Gallia? Non dánno i poeti le persone alle provinzie e alle cittá? Non l’hanno data a Roma, all’Italia, all’Africa, alla Spagna, alla Britannia e alla Gallia medesima? E in questo modo, non si viene a trapassar da persona a persona? Ma che piú, se passa da parte di sé a tutta se stessa? essendo la provinzia della Francia un membro della terra, e Berecintia la terra intera? Ma perché soggiungete di credere, che «non se ne mostrasse essempio appresso a lodato scrittore», non posso fare di non rider prima: dipoi vi domando se avete Vergilio per tale, e se vi vergognareste di non aver veduto che questo è un loco levato daXYEneida di peso: essendosi servito non solamente dell’essempio suo, ma del medesimo concetto, del medesimo trapasso e di Berecintia stessa, come qui vedete:

En huius, nate, auspiciis, illa inclyta Roma imperium terris, animos aequabit Olympo, septemque una sibi muro circumdabit arces, felix prole virúm. Qualis Berecynthia mater...

Il trapasso, che voi dite del Caro, è dalla Francia a Berecintia; e questo di Vergilio, è da Roma a Berecintia: l’una da paese a «iddea», secondo voi; l’altra da cittá a «iddea»: vi domando ora se vi pare il medesimo. E se voleste che fosse strano ancora