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Pagina:Castiglione - Il libro del Cortegiano.djvu/151

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libro secondo. 135


lasciarò l’officio grande, e quello della Madonna. — Allora non potè il papa, ancor che fosse severissimo, tenersi di ridere, Un altro ancor a Padoa disse, che Calfurnio si domandava così, perchè solea scaldare i forni. E domandando io un giorno a Fedra, perchè era, che facendo la Chiesa il vener santo orazioni non solamente per i Cristiani, ma ancor. per i Pagani e per i Giudei, non si facea menzione dei Cardinali, come dei Vescovi e d’altri Prelati, risposemi, che i Cardinali s’intendevano in quella orazione che dice: Oremus pro hæreticis et scismaticis. E ’l conte Ludovico nostro disse, che io riprendeva una signora che usava un certo liscio che molto lucea, perchè in quel volto, quando era acconcio, così vedeva me stesso come nello specchio; e però, per esser brutto, non avrei voluto vedermi. Di questo modo fu quello di messer Camillo Palleotto a messer Antonio Porcaro, il qual parlando d’un suo compagno, che confessandosi diceva al sacerdote che digiunava volentieri, ed andava alle messe ed agli officii divini, e facea tutti i beni del mondo, disse: Costui in loco d’accusarsi si lauda; — a cui rispose messer Camillo: Anzi si confessa di queste cose, perchè pensa che il farle sia gran peccato. — Non vi ricorda, come ben disse l’altro giorno il signor Prefetto? quando Giovantomaso Galeotto si maravigliava d’un che domandava ducento ducati d’un cavallo; perchè dicendo Giovantomaso che non valeva un quattrino, e che, tra gli altri difetti, fuggiva dall’arme tanto, che non era possibile farglielo accostare, disse il signor Prefetto (volerdo riprender colui di viltà); Se ’l cavallo ha questa parte di fuggir dall’arme, maravegliomi che egli non ne domandi mille ducati.

LXIII. Dicesi ancora qualche volta una parola medesima, ma ad altro fin di quello che s’usa. Come essendo il signor Duca per passar un fiume rapidissimo, e dicendo ad un trombetta: Passa; — il trombetta si voltò con la berretta in mano, e con alto di reverenza disse: Passi la Signoria Vostra.47 — È ancor piacevol maniera di motteggiare, quando l’uomo par che pigli le parole e non la sentenza di colui che ragiona; come quest’anno un Tedesco a Roma, incontrando © una sera il nostro messer Filippo Beroaldo; del qual era di-