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libro terzo. | 183 |
riceve lo essere dall’uomo, anzi così come essa è fatta perfetta
da lui, essa ancor fa perfetto lui; onde l’una e l’altro
insieme vengono a generare, la qual cosa far non possono
alcun di loro per sè stessi. La causa poi dell’amor perpetuo
della donna verso ’l primo con cui sia stata, e dell’odio dell’uomo verso la prima donna, non darò io già a quello che
dà il vostro Filosofo ne’ suoi problemi, ma alla fermezza e
stabilità della donna, ed alla instabilità dell’uomo: nè senza
ragion naturale; perchè essendo il maschio calido, naturalmente
da quella qualità piglia la leggerezza, il moto e la instabilità;
e, per contrario, la donna dalla frigidità la quiete
e gravità ferma, e più fisse impressioni.
XVII. Allora la signora Emilia rivolta al signor Magnifico, Per amor di Dio, disse; uscite una volta di queste vostre materie e forme, e maschi e femine, e parlate di modo che siate inteso; perchè noi avemo udito e molto ben inteso il male che di noi ha detto il signor Ottaviano e ’l signor Gasparo; ma or non intendemo già in che modo voi ci difendiate: però questo mi par un uscir di proposito, e lasciar nell’animo d’ognuno quella mala impressione, che di noi hanno data questi nostri nemici. — Non ci date questo nome, Signora, rispose il signor Gaspar, chè più presto si conviene al signor Magnifico, il qual col dar laudi false alle donne, mostra che per esse non ne sian di vere. — Soggiunse il Magnifico Juliano: Non dubitate, Signora; che al tutto sì risponderà; ma io non voglio dir villania agli uomini così senza ragione, come hanno fatto essi alle donne; e se per sorte qui fosse alcuno che scrivesse i nostri ragionamenti, non vorrei che poi in loco dove fossero intese queste materie e forme, si vedessero senza risposta gli argomenti e le ragioni che il signor Gasparo contra di voi adduce. — Non so, signor Magnifico, disse allora il signor Gasparo, come in questo negar potrete; che l’uomo per le qualità naturali non sia più perfetto che la donna, la quale è frigida di sua complessione, e l’uomo calido; e molto più nobile e più perfetto è il caldo che ’l freddo, per essere attivo. e produttivo; e, come sapete, i cieli qua giù tra noi infondono il caldo solamente, e non il freddo, il quale non entra nelle opere della