Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1912 – BEIC 1785736.djvu/416

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nella sua grande benevolenza, di aver consentito che il cod. t. ii. 9 fosse tenuto per lungo tempo a mia disposizione prima nella Nazionale di Firenze e poi nella Laurenziana, volle anche darmi degli altri tre codici del Libro che si conservano nella biblioteca di Siena una particolareggiata descrizione, la quale, un po’ abbreviata, vien riprodotta qui appresso.

Sono pure molto obbligata agli illustri bibliotecari Guido Biagi e Salomone Morpurgo non solo per la gentile ospitalitá concedutami, ma altresi per i loro suggerimenti e per le agevolezze che mi hanno procurate.

Ringrazio poi il eh. prof. Enrico Rostagno, conservatore dei manoscritti nella Laurenziana, che, con cortesia pari alla sua dottrina, mi è stato largo di ammaestramenti e consigli. E sono riconoscente al eh. dott. Curzio Mazzi, della Laurenziana, al cui sapere ed alla cui instancabile cortesia non sono mai ricorsa invano.

Anche debbo ringraziare don Leone Allodi, dotto abate del monastero di San Benedetto in Subiaco, per la descrizione dei tre codd. delle Revelationes ivi custoditi.