Pagina:Caterina da Siena – Libro della divina dottrina, 1928 – BEIC 1786681.djvu/35

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vedendosi campare per la tua infinita bontá dalla tenebre del peccato mortale e dall’eterna dannazione) che tu non sarai solamente di me miserabile che tanto t’ho offeso e la quale so’ cagione e strumento cl’ogni male. E però ti prego, divina eterna caritá, che tu facci vendetta di me e facci misericordia al popolo tuo. Mai dinanzi alla presenzia tua non mi partirò infino che

10 vedrò che tu lo’ facci misericordia.

E che sarebbe a me che io vedesse me avere vita e il popolo tuo la morte? e che la tenebre si levasse nella sposa tua, che è essa luce, principalmente per li miei difetti e dell’altre tue creature? Voglio dunque, e per grazia tei dimando, che abbi misericordia al popolo tuo per la caritá increata che mosse te medesimo a creare l’uomo alla imagine e similitudine tua dicendo : «Eacciamo l’uomo alla imagine e similitudine nostra». E questo facesti volendo tu, Trinitá eterna, che l’uomo participasse tutto te, alta, eterna Trinitá. Unde gli desti la memoria perché ritenesse i benefizi tuoi, nella quale partecipa la potenzia di te, Padre eterno ; e destili l’intelletto acciò che cognoscesse, vedendo, la tua bontá e participasse la sapienzia dell’unigenito tuo Figliuolo; e destili la volontá acciò che potesse amare quello che lo’ ntelletto vide e cognobbe della tua veritá participando la clemenzia dello Spirito santo.

Chi ne fu cagione che tu ponessi l’uomo in tanta dignitá? L’amore inestimabile col quale raguardasti in te medesimo la tua creatura e inamorastiti di lei, e però la creasti per amore e destile l’essere acciò che ella gustasse e godesse il tuo eterno bene. Vego che per lo peccato commesso perdette la dignitá nella quale tu la ponesti; per la ribellione che fece a te cadde in guerra con la clemenzia tua, cioè che diventammo nemici tuoi. Tu, mosso da quel medesimo fuoco con che tu ci creasti, volesti ponere il mezzo a reconciliare l’umana generazione che era caduta nella grande guerra, acciò che della guerra si facesse la grande pace. E destici el Verbo dell’unigenito tuo Figliuolo,

11 quale fu tramezzatore fra noi e te.

Egli fu nostra giustizia che sopra di sé puní le nostre ingiustizie; e fece l’obbedienzia tua. Padre eterno, la quale gli