Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/280

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Annotazioni alla Lettera 39.

‘ (A) MlcoJò da Osimo, cui scrive la santa due lettere, fa della famiglia antica e nobile de Romani, protonotario apostolico e segretario a due pontefici, Urbano V e Gregorio XI, dt quali godè la stima ed il l.itore. Di questo giovossi egli, non a proprio vantaggio, ma a prò d’altri, e singolarmente della patria, cui ebbe 1’ ooore di rendere la dignità del vescovado, levatale da Giovanni XXII insieme col contado in pena della morte data al vescovo Berardo da liipazzo e ad Andrea Gozzolini, che la tenevano iu signoria. Urbano "V restituì quella città all’ aulico onore. Morì questo pio e caritatevole prelato nel 1406.

(Z?) Perché anima sia privata della consolazione e dell esercìzio dell’offuio, e de*molti salmi, e di non dirlo a luogo ed a tempo suo.

Conviene ohe questo prelato si fosse doluto colla santa, o d’aver dovuto farsi dispensare daHa recita di tutto o di parte dell’uffizio di* no, o pome par più verosimile, del non poterlo recitare con tolta quella applicazione dell’ animo che avrebbe desideralo.

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