Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 1.djvu/281

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a43 A NICOLÒ l i OSIMO (’!).

I. L’ esorta ad esser pietra ferma fondata sopra la dolce pietrj, Gesù Cristo, dimostrando il modo di fare 1’ edificio deH’a* cima nostra, e come ad esso concorrono le tre persone divine per mezzo del sangue di Gesù Cristo.

II. Dell’officio delle tre potenze dell’ anim* in ordine a qnesl’edificiu, ed all’acquisto della vera carità; con che Io prega a stimolare il pontefice che voglia Tenire n Roma, ed effettuare il santo passaggio che s’aspettava.

III. Lo prega n voler procurare appresso il papa, acciò provveda l’Ordine suo d‘ un buon vicario, e se gli pire nn tal M.

Stefano, avendo inteso che il presente doveva esser promosso ad nn altro benefizio. .

IV (ili offerisce l’ajuto di Fra Raimondo per li bisngn«, disanta Chiesa.

■. SìcikTfl 40* Al nome di Jesà Cristo crocifisso e di Maria dolce..

i. A voi, dilettissimo e carissimo padre in Cristo Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’ servi di Jesù Cristo, scrivo nel prezioso sangue suo con desiderio di vedervi ima pietra ferma, fondata sopra la dolce pietra ferma Cristo Jesù. Sape.te che la pietra e Io edificio, che fosse posto, e fatto sopra l’arena e sopra la terra, ogni piccolo vento, o piova che venga, il dà a terra, Così l’anima che è fondata sopra le cose transitorie di questa tenebrosa e caduca vila, che passano tosto come