Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/126

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1 26 soluzioni mentali; ma solo cerca d’uccidere la propria volontà, e propone il coltello in mano all’obedienzia, e con essò coltello 1’ uccide, perchè ha veduto nel lume, che se non l’uccidesse, sempre starebbe in pena ed in offesa della perfezione, alla quale Dio 1* ha chiamato, e vederebbesi privato della ricchezza del lume soprannaturale; il quale lume è mostrato essere nell’anima dalla virtù d’obedienzia. Quale è l’altra virtù che manifesta questo lume? è la pazienzia, la quale è uno segno dimostrativo, che in verità amiamo, perchè ella è il mirollo della carità!

ella è sorella dell’obedienzia: anco la obedienzia è quella che fa paziente l’anima, perchè non si scandelizza di veruna obedienzia imposta a, lui dal prelato suo: ella è vestita di fortezza, e però porta pazientemente le riprensioni ed i costumi dell’Ordine; quando gli è retta la propria volontà, non attedia, mà gode ed esulta con grande giocondità; non fa come il disobediente, che ogni cosa fa e sostiene con fatica, e con molta impazienzia, intanlochè alcuna volta, dimandando al prelato suo una licenzia di cosa che gli sia molto ferma nella volontà, non avendola, piglia pena, che eziandio il corpo pare che infermi;. meglio li sarebbe con l’odio santo uccidere la propria volontà, la quale gli dà tanto tormento. Questa pazienzia sta sul campo della battaglia con l’arme della fortezza e collo scudo della santissima fede ripara i colpi, e sostenendo vince, e col. coltello dell’odio e dell’amore percolo i nemici suoi; prima uccide il principale nemico della perversa legge, che sempre impugna contra la Spirito, e con essa uccide i diletti e piaceri del mondo, i quali per amore del suo Creatore egli odia, e le cogitazioni del dimonio, il quale ne dà molle con diverse fantasie e con pensieri veri

santi le. caccia da sè, conservando la buona e santa volontà, che non vada dietro ad essa. Questa pazienzia guidata dal lume non vuole combattere in luoghi dubbiosi con speranza di non avere poi a combattere