Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/128

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1 28 altrimenti no. E però considerando io quanto v’è di necessità.questo lume, dissi, che io desideravo di vedervene illuminato. L’obedienzia e^la pazienzia dimostrano s*egli è in voi, cioè, che non ricalcitriate alla volontà del prelato, ma con pazienzia la portarete come vero obediente. dilettandovi di rompere la vostra volontà.

III. E se non trovaste in voi questo lume, come vorreste, e.come si debba avere, intrate con odio santo nella cella del cognoscimento di voi e di Dio in voi’, e nel sangue del dolce ed amoroso Verbo s’inebrii l’anima vostra, nel quale cognoscimento s’acquista ogni grande perfezione con fede, sperando nel sangue sparto con tanto fuoco clamore, senza pena o tedio di mente. Figliuolo mio dolce, chinate il capo airobedicnzia santa e permanete ili cella abbracciando l’arbore della santissima croce. Altro non vi dico. Guardate quanto avete cara la vita dell’anima vostra, e quanto temete d’offendere Dio, che voi non seguitate a vostra volontà. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio. Jesù dolce, Jesù amore.