Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/152

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Annotazioni alla Lettera 6*5.

’. 4Mb * ì f,., _ (A) 1!-titolo, cbe era gin a questa lettera end altre otto cbe le veniano appresso, leggeasi- di questo tenore: Epistole mandate per la detta vergine a diversi monaci greci delTOrdine di s. Leonardo e delTOrdine di Valle Ombrosa. Tal era nel testo di Aldo, e in quello del Farri; laddove quello a penna cbe conservasi nel con vento di s. Domenico di Siena pone Grigi in luogo di Greci. Or non essendovi in quelle parli di Toscana monaci greci, ovvero per nascita, ovvero per professione d’ istituto, abbiamo preferita la menda io Grigi facendosi distinzione di questi religiosi dall’abito, onde le lettere altre sono a monaci neri, altre a bianchi,

questi a grigi, cioè a Gnglielmini e Vallombrosani, il vestito de’ quali era a que’ tempi di grigio che è colore tra bianco e nero, e tiene del ceneragnuolo.


Altra menda è del nome delTOrdine, dovendosi leggere di s. Guglielmo, in luogo di s. Leonardo, non essendo mai esistito nella Chiesa nn Ordine di questo titolo. Trovavasi per verità a quattro miglia da’ Siena verso ponente un convento detto di s. Leonardo, ma esso fino dal 1201 era stato concesso agli eremitani di s. Agostino, e nel 12Ti i incorporato con altro della stessa regola, la qual unione trovasi confermata da Innocenzo IV. E dunque da credere che gli editori precedenti prendessero abbaglio’, stimando che s. Leonardo fosse titolo di un qualche Ordine, e non di un semplice convento, siccome è. Poiché nel catalogo de’monisteri de’ religiosi di s. Guglielmo, che furon confermati nel concilio di Basilea, nel XV secolo trovasi accennato un inonistero d? s. Leonardo della provincia dj Toscana detto: De Aquaedettle sta Mancipalus: ma ove si fosse non è potuto giungere a mia notizia, quantunque v’abbia impiegata alcuna diligenza.

La Badia di s, Antimo, fondata da Carlo Alagno in onore dei santi martiri Sebastiano ed Antimo, fu detta comunemente di s. Antimo a cagione delle sacre spoglie di lui, che ivi si conservano, di Roma recatevi da quel religioso monarca. Se crediamo a Giovanni Villani, Carlo Magno fondò altrettante Badie quante ha lettere 1’alfibeto, dotandole tutte riccamente. Della scelta di questo luogo si è voluto rinvenire la ragione in un* apparizione eh’ ebbe quell’ imperatore d’ un angelo a rivelargli un’ erba di mirabile efficacia contro la peste ond’ era infestalo l’esercito di lui. (Aedi Commcntarj di Pio II, ove favella della montagna che si alza a poca distanza da questo monistcro ). Checché siasi di ciò vedeasi questa badia nel contado di Cbiucivdominio sanese, a quattro miglia da MonlaIcino e 22 da Siena. È inutile il ricordare come quel monarca le avesse sottoposte assai terre e castella, sicché essa stendea i suoi dotuin) non pur ucl Saucse, ma aucora uclTAretiuo, nel