Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 2.djvu/91

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  1. 91 A D. CR1STOFANO MONACO DI CERTOSA. DEL MONASTERO DI S MARTINO DI NAPOLI (A).

I. Arendo iti teso che egli si ritrovata iu grandi tentazioni e confusioni di mente, desidera vederlo illuminato di vita fede, mostrandoli corno per esso conosciamo noi stessi e la divina bontà,

perreniamo alla vera virtù della pazienta.


II. Cbe le tribolazioni e tentazioni ci sono date dal demonio, per farci attediare dcll’opere bnone, ma da Dio permesseci per nostro bone; onde dobbiamo procurare dì non consentirvi con la volontà, e supportarle con umiltà e con sauta pazienza.

%l$tUx& 38, / Al nome di Jesù Cristo crocifìsso e di Maria dolce.

I. ilarissimo padre in Cristo dolce Jesù. Io Catarina, serva e schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedere in voi il lume ed il fuoco dello Spirito Santo, il quale lume caccia ogni tenebre, ed il fuoco consuma ogni impazienzia ed amore proprio che fosse nell’anima, o corporalmente o spiritualmente che fosse; però ho grande desiderio di vedere in voi questo lume e fuoco, perchè secondo che mi scriveste, avete passioni e tribulazioni spirituali e corporali, per le quali elli vi bisogna questo lume. E perchè ci bisogna, padre caris*