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255 Voi siate le molto ben venute, e dicendo: quanta grazia mi fa il mio Creatore, che egli mi facci sostenere e patire per gloria e loda del nome suo: facendo così ì’ amaritudine vi sarà dolcezza e refrigerio, offerendo lagrime con dolci sospiri per ansietato desiderio per le miserabili pecorelle che stanno nelle mani delle dimonia. Allora i sospiri vi saranno cibo e le lagrime beveraggio: non terminate la vita vostra in altro, dilettandovi e riposandovi in croce con Cristo crocifisso.
Altro non vi dico. Ho inteso che avete avuto ed avete grandissimo male, per la qual cosa ho avuto desiderio di ritrovarmi con voi: non m’è ora possibile, ma ritrovarommi per continua orazione. Non voglio in veruno modo del mondo che abbiate più male (B), acciocché meglio potiate portare; e fate, che io vi comando, che voi non stiate ora in penitenzia per veruno modo, ma pigliate ogni conforto che potete.
Non dico più qui. Giovanni povero
venuto a me ec. (C). Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio, Annegatevi nel sangue di Cristo crocifisso. Jesù dolce, Jesù amore \