Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 3.djvu/270

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  • Inno la zio» tv alla Fjettera 112.

\ * i (A) Grande ignoranza della pecorella, ec. In assai ni tre ledere fa la santa querela del molto mormorare che d’ essa faceasi nella città pe’suoi spessi viaggi e per le lunghe dimore in alcun luogo.

A cagione di queste voci che contra d’essa teneansi, nou volle ella andarne a Roma senza espresso comando del pontefice, come s’ha nella sua leggenda. Tra’suoi discepoli aucora eran?ene alcuni stimolati forse anche da qualche imidia iuverso di quei eh erano assortiti ad esserle compagu:, come pare possa ricavarsi da questa lettera, che di ciò mormoravano. Dalla maniera poi del favellare della santa ben vèdesi come in questo suo modo d’ operare non procedeva colla direzione del proprio giudizio, ma tenea». alla scorta sicura degli ordiui che riceveva dal Signore.