Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 3.djvu/34

Da Wikisource.
34

34 ’ grazia colà dove egli voglia essere uomo virile, e non voliere il capo indietro per alcuna fatica o persecuzione che elli riceva dalli iniqui figliuoli, ma costante e perseverante non schifi labore, ma come uno agnello si gitti in mezzo de’lupi con fame e con desiderio dell’onore di Dio e della salute dell’anime, lassando ed alienando la cura delle cose temporali ed attendere allé spirituali; facendo così che gli è richiesto dalla divina bontà, l’AgnelU signoreggiarà li lupi ed i lupi tornaranno agnelli, e così vedaremo la gloria

la loda del nome di Dio, bene, pace della santa Chiesa: per altra via non si può fare, non con guerra, ma con pace e benignità, e con quella santa punizione spirituale che debba dare il padre al suo figliuolo quando commette la colpa. Oimè, oimè, oimè, santissimo padre, il primo dì che veniste nel luogo vostro l’aveste fatto: spero nella bontà di Dio e nella santità vostra, che quello che non è fatto, farete, e per questo modo si racquistano le temporali e le spirituali. Questo vi richiese, come voi sapete che vi fu detto, Dio che faceste, cioè di procurare alla rèformazione della santa Chiesa, procurando in punire i difetti ed in piantare i virtuosi pastori, e pigliaste la pace santa con gl’ iniqui figlinoli per lo migliore modo, e più piacevole secondo Dio che fare si polesse, sicché poi poteste attendere a riparare con 1’ arme vostre del gonfalone della santissima croce sopra gl’ infedeli. Credo che le nostre negligenzie ed il non fare ciò che si può, non con crudelità, nò pure con guerra, ma con pace e benignità, sempre dando la punizione a chi ha commesso il difetto, non quanto elli merita, perocché non potrebbe tanto portare quanto elli merita più, ma secondo che lo infermo è atto a potere portare, siamo forse cagione d’essere venuta tanta mina, e danno ed irreverenzia della santa Chiesa, e de’ministri suoi, quanto elli è, e temo, che se non si rimediasse di fare quello che non è fiitto, che i nostri peccati non meritassero tanto che noi vedessimo venire maggiori in-