Pagina:Caterina da Siena - Epistole, 4.djvu/227

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227 A AI E S S E R CARLO DELLA PACE (A IL QUALE POI FU RE DI PUGLIA OVVERO DI NAPOLI.

I. L’ anima.1 venire in ajuto della sanla Chiesa e di papa Urbano VI contro i ribelli, ed a tal fine combattere prima viidruenle contro i tre comuni nemici dell’ uomo, e contro le propiìe passioni ad esempio d’alcuni santi.

II. Detesta l’iniquità de’ detti ribelli in non voler riconoscere per vero ponteliee Urbano VI.

tfietUxix IBS, Al nome di Jesà Cristo crocifisso e di Maria dolce.

I. Ilarissimo fratello in Cristo dolce Jesù. Io Caterina, schiava de’servi di Jesù Cristo, scrivo a voi nel prezioso sangue suo, con desiderio di vedervi cavaliero virile, che virilmente combattiate per gloria e loda del nome di Dio, e per la esaltazione e reformazione della santa Chiesa. Ma attendete, carissimo fratello, che questo bene non potreste fare d’ esser virile, e sovvenire alla necessità della Chiesa santa, se prima non combatteste e faceste guerra con i principali tre nostri nemici, cioè col mondo, col dimonio e con la fragile carne nostra, i quali son tre principali tiranni che uccidono T anima quanto alla grazia