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le piccole stazioni possano costare all’impresa un’annuo carico di quattro o cinque mila lire ciascuna; che importa questo, quando un sol giorno di festa o di fiera basta a pagarlo? Non si è mancato di fornire al sig. Milani un prospetto di tutto le fiere e i mercati che si tengono lungo la nostra linea in ogni giorno della settimana e dell’anno. Al sabbato è quasi un mercato universale a brevissimi intervalli; tutta la popolazione rurale è in movimento; ora con brevi corse speciali si potrebbe annodare tutti quegli sparsi centri e farne quasi un solo grandioso mercato.

Si pose in conto una sola stazione intermedia sull’enorme distanza di 58 mila metri da Padova a Villanova? Ma perchè dimenticare le vicinanze di Lonigo, di Montebello, d’Arzignano, lo sbocco della Val d’Agno, le cave delle ligniti vicentine? Perchè nel passaggio da Padova a Mestre dimenticare nientemeno che tutte le ville della Brenta? Anzi, poteva bene il sig. Milani tenersi qualche centinajp di passi disotto a Mestre; far quella stazione sul canale, più verso Malghera; scemare quella viziosa angolatura: e avvicinarsi d altrettanto col suo rettilineo, o con una curva insensibile a Stra, al Dolo, alla Mira. E il terreno sarebbe forse stato migliore; almeno così dicono i pratici della provincia.

Alla partita delle stazioni si collega un’altra dimenticanza del progetto Milani, cioè i ricoveri per le guardie. Le strade che "la linea trincia" sono a detta sua 620; e devon essere custodite, ed egli mise pure in calcolo 650 custodi (p. 70), i quali non devono rimanere a nudo cielo.

Non si vede poi perchè le stazioni di Castiglione e di Chiari debbano avere le rimesse per le locomotive, e costare 200 mila lire ciascuna; e quelle di Brescia e di Padova e di Mestre (pag. 54), non debbano averle, e costare solo la metà. In poche parole, tutto questo conto delle dieci stazioni intermedie e dei minori edificj che somma appena a 1,400,000 lire, (pag. 54) deve crescere a molti e molti doppj, se si vuol avere il ricavo.

E poiché si è fatto più volte confronto tra il progetto dell’ingegnere Milani, per giungere al quale si fece tanto sacrificio di tempo e di denaro, e il preventivo Campilanzi che si era fatto prima del suo arrivo, e senza alcuna spesa della società, riassumeremo il confronto in tabella.