Pagina:Cattaneo - Rivista di varii scritti intorno alla Strada ferrata da Milano a Venezia.djvu/62

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da milano a venezia 101

Conclusione.

Conchiudiamo dicendo, che quando la società lombardo-véneta conservi l’ottenuto privilegio sulla retta linea da Brescia a Milano, essa non dovrà mai temere la concorrenza d’un’altra linea che passi per Bergamo e Monza. E perciò lasci pur fare, se pur v’è chi voglia seriamente fare; e attenda frattanto al rimanente, cominciando da Chiari verso Brescia e il lago di Garda, anche per approfittare, almeno in quei vivaci paesi, del vantaggio della novità che ha improvidamente perduto a Milano. Così potrebbe giovarsi della prova che, senza suo rischio, si facesse da Bergamo a Monza. Se questa riescisse favorevole, allora tenti pure la linea retta da Brescia a Milano, senza tema di rivalità; ma se la prova riescisse sfavorevole oltre una certa misura, rimanga quieta a Chiari, o vada pure al soccorso dell’infelice rivale.

Alle compagnie che vantano di voler fare ad ogni modo quelle due laterali, direi che, a freddo calcolo, dovendosi sempre preferire e per la minore spesa e pel maggior ricavo, il tronco unico da Treviglio a Bergamo, essi ne dovrebbero dimandar la cessione all’altra società. E questa dovrebbe allora appagarsi d’imporre tre condizioni: 1.° che le tariffe non fossero mai superiori alle proprie; 2.° che l’opera venisse fatta immantinenti, e allora si potrebbe por mano in pari tempo alla linea da Milano a Treviglio e Brescia; 3.° che vi venissero applicati, entro un proporzionato limite di spesa, quei grandi ripieghi che l’arte adulta offre agli uomini studiosi e intelligenti; e quindi essa dovrebbe riservare a sè medesima l’approvazione del progetto. Questo è il trattato di pace che si può proporre. Il commune vantaggio delle società imprenditrici è probabile; quello della città e della provincia tutta di Bergamo è certo. Ma se la ragione del soverchio circuito e dell’inutile contrapendenza consiglia di seguire la linea retta nella provincia bergamasca, anche Bergamo ha diritto d’esigere che si eviti il soverchio circuito e l’inutile contrapendenza del progetto Milani tra Brescia e Verona.

Gl’interessi della Società dunque sarebbero:

1.° Conservarsi il privilegio sulla linea retta da Brescia a Treviglio: