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VARIANTI. | 257 |
Ora a chi mai Catullo ha rivolto parole di preghiere se non a Quinzio?
Quincti, ti sibi vis oculos debere Catullum, |
Ho posto perciò questi versi immediatamente dopo quelli a Quinzio, perchè a costui mi pare che si abbiano a riferire.
XXX.
Pag. 213. Eheu, quid faciant dehinc homines, etc.
È la lezione di Stazio, approvata dal Vossio. I MS. hanno dico cambiato in dic dal Fontano.
Ibidem. Si tu oblitus es, at Dii meminerunt, meminit Fides,
Quæ te, ut poeniteat postmodo facti, faciet tui.
Il codice celebrato dal Mureto: aut di meminere at, eic., e così legge Handio, aggiungendo la parentesi, e un bravo punto interrogativo alla fine. La lezione che ho scelta, che è la più vulgata, mi pare ch’abbia il merito d’esser più piana, senza ceder d’eloquenza a quell’altra.
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