Pagina:Cenni storico-bibliografici della R. Biblioteca nazionale di Firenze.djvu/34

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testo, sono più frequentemente richiesti dagli studiosi. È poi reciproco l’uso di prestarsi i libri fra le biblioteche della città per comodo degli studiosi che ne facciano richiesta, in specie per confronti o studii sui manoscritti: anzi durante le ferie autunnali, mentre la sola Nazionale sta aperta, è costume, in specie della Laurenziana, di depositare nelle mani del bibliotecario della nostra quei codici dei quali sia stato cominciato e si voglia proseguire lo studio.

La sala di lettura è sorvegliata continuamente da due uscieri; ed è sottoposta a varie discipline che meglio potranno vedersi nel regolamento che qui si unisce1; notando che non vi sono leggi speciali in proposito, ma che tutto è rimesso alla discrezione del suo bibliotecario. Il numero dei lettori in media, prendendo a base la statistica del 1871, è di 187 al giorno all’incirca, essendosi il numero totale elevato in quell’anno a 54,758, cifra

  1. Ved. Allegato B.