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122 trattato della pittura

profilando e daendo alcuno coloruzzo: poi vernica il detto campo. Quando è asciutto, abbi una chiara d’uovo battuta, e con spugna bagnata in questa chiara la va’ fregando su per lo invernicato, e poi con altri colori va’ palliando e adornando il detto campo con ciò che colore tu vuoi, che isvarii partitamente del campo. E più non mi distendo di ciò parlare, perchè se sarai bene sperto e pratico nelle cose grandi, saprai bene fare in nelle piccole; dimostrandoti qui appresso come si lavora in vetro.


Capitolo CLXXI.

Come si lavorano in vetro, finestre.


Per due maniere si lavora in vetro; cioè in nelle finestre, e in pezzi di vetro, i quali si mettono in anconette, o vero in adornamento d’orliquie. Mo diremo prima del modo delle finestre: vero è che questa tale arte poco si pratica per l’arte nostra, e praticasi più per quelli che lavorano di ciò; e comunemente quelli maestri che lavorano, hanno più pratica che disegno, e per mezza forza e per la guida del disegno pervengono a chi ha l’arte compiuta, cioè che sia universale, e buona pratica. E per tanto, quando i detti verranno a te, tu piglierai questo modo. E’ ti verrà colla misura della sua finestra, larghezza e lunghezza: tu torrai tanti fogli di carta incollati insieme quanti ti farà per bisogno alla tua finestra; e disegnerai la tua figura prima con carbone, poi fermerai con inchiostro; aombrata la tua figura compiutamente sì come disegni in tavola. Poi il tuo maestro di vetri toglie questo disegno, e spianalo in sul desco, o tavola, grande e piano; e secondo che colorire vuole i vestimenti della figura, così di parte in parte va tagliando i vetri, e datti