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204 Chi l’ha detto? [660]


Ma le idee camminano e l’Inno turatiano è diventato oggi quasi una poesia passatista. I canti oggi preferiti sono Bandiera rossa e l’Inno dell’Internazionale. Nè dell’una nè dell’altro ho potuto sapere i nomi degli autori: ma, almeno la prima, mi consta che è tradotta, credo dal francese. Essa, come poesia, è ben povera cosa: eccone la prima e l’ultima strofa (da stampe ufficiali del partito):

Compagni, avanti! alla riscossa,
  Bandiera rossa, bandiera rossa,
  Compagni, avanti! alla riscossa!
  Bandiera rossa trionferà!
        Bandiera rossa trionferà! (tris)
        Evviva il Socialismo e la libertà!
Falange audace cosciente e fiera
  Dispiega al sole rossa bandiera!
  Lavoratori, alla riscossa!
  Bandiera rossa trionferà!
        Bandiera rossa, ecc.

Dell’Inno dell’Internazionale è noto il ritornello:

Pace pace al tugurio del povero;
  Guerra, guerra ai palagi, alle chiese!
  Non sia scampo all’odiato borghese
  Che alla fame, agli stracci insultò.


Della Bandiera rossa il nuovo partito socialcristiano, che va sotto il nome di «popolare» ha fatto (nel 1919?) una riduzione o parodia che dir si voglia col titolo di Bandiera bianca: e nemmeno di questa sono in caso di dire l’autore. Tuttavia la ricordo perchè qualche verso è notissimo e ne cito il principio:

Avanti, o giovani.
Con fede franca;
Bandiera bianca
S’innalzerà.
    Bandiera bianca s’innalzerà,
    Evviva il cristianesimo, la libertà;
    Bandiera bianca trionferà,
    Sul nostro campanile sventolerà.

Se queste teorie saranno destinate a trionfare, sarà vana ogni resistenza reazionaria: le persecuzioni di ogni genere non faranno (e così è accaduto finora) che accrescere il numero dei proseliti.