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[240-242] | Condizioni e sorti disuguali | 63 |
tica sentenza di Pitagora, conservataci da Apulejo nell’Apologia — in qualche edizione detta De magia o Defensio magiae — (nell’ediz. Nisard, del Didot, 1860, a pag. 228, col. 2ª): Non enim ex omni ligno, ut Pythagoras dicebat, debet Mercurius exculpi. E la stessa disparità si ha tanto nel bene quanto nel male, perciò
240. Duo quum idem faciunt, saepe ut possis dicere:
Hoc licet impune facere huic, illi non licet.1
Vi sono i prediletti della sorte, vi sono quelli che il fato fin dalla culla volle felici, perchè aprirono gli occhi fra gli agi, fra gli onori, e innanzi a tutti vanno coloro che possono vantare
241. Magnanimi lombi.
La frase è del Parini che cantava:
La disuguaglianza delle condizioni continua per tutta la vita, benché ci sia chi voglia ribellarvisi e proclami l’uguaglianza perfetta degli uomini, e gridi che
242. Les grands ne nous paroissent grands que parce que nous sommes à genoux. Levons-nous!2
motto adottato da L. Prudhomme come epigrafe pel suo giornale Les Révolutions de Paris di cui il primo numero uscì nel luglio 1789. La frase, che alcuni attribuiscono a Vergniaud, è invece di Loustalot, principale redattore del giornale di Prudhomme, e che forse s’ispirò a qualcosa di simile detto nel 1652 da Duboscq-