Pagina:Chizzola - Risposta Di Donn' Ippolito Chizzuola alle bestemmie e maldicenze in tre scritti di Paolo Vergerio, 1562.djvu/87

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, centra il Vergerle . f 7

mali Papa lo fa da fe, & già fi comincia a mettere in effecutio che poìuogtU ne,& anderà di ben in meglio,fi come per cótrario parafi,che che il concilio il Vergerlo uada lèmpre di mal’in peggio.il qual anco per no Sformi mi è lafciarmi parer bugiardo,aprendo di nuouo la bocca, ufa fui- co fi um • time forze,per dar a credere a i Principi & al reftàte della par te fua,& della noftra ancora,che non fi polfono fidar del Papa in alcun modo,dica ciò che uuole, & faccia ciò che uuole ; & che tanto meno fe n'hanno da fidare, quato piu promette nei la Indizione di elfer loro amoreuole, 5 c di uolergli conferuar $

in pace,& perciò cofidice »

Qui s’aggiugne la terza cagione,per la qual dice quello Pa pa di uoler far il Concilio,cioè, per cóferuar la pace tra i Prin dpi criftiani,& quella terza è manco uera,& manco uerifimi- ss le,che le altre due. Poueri vefcoui ui faranno come fchiaui in » catena,ne farà ior lecito d’aprir bocca,e dir cofa,che fia fecon j» do la lor propria cofcienzaj& chi crederà che elfi fieno per » trattar la conferuation della pace fra Re e Principi? Che baia s» è queft’altra,fe non fanno di tal materia la maggior parte d’ef »* fi?Et chi là,che i Re,& i Prencipi fieno per uoler coli fatti huo ss mini per giudici,o mezani,& compofitori ? anche quella par- » tita è fiata polla nella Indittione per una uifta falla, & per mo s> ilrar di uoler far gran cofe,& per intertenerci fina tanto, che 5» facciano i fatti fuoi. ss

Or qui Vergerio ti confelfo,che a me pare,che tu meritaffi typdit** in rifpofta altro che parole, già che come un demonio difeate nato non fai far,ne dir altro che romper la pace,nutrir difcor- die,& feminar zizania ; non ti curando fe ben poi rouinaflèro tutte le prouincie de’criftiani, già che ( a guilà d’altro Cain ©micidiale,& fratricida)te ne uai profugo fopra la terra,no ha uendo ne luogo,ne fuoco, che ti tenga. Tu puoi ben làpere, chi tYdttd tt* che dou’è diuifione di religione,a uiua forza conuiene,chena nm di Reli* fchino crudeli guerre.onde chi trattala caulà della religione, gifyjr*tud> è forza che tratti anco la caulà dell’unione,& fi uede per pruo coY P u , ce ftt* ua,che quelle Prouincie,& quei Regni,ne’quali una parte ere de ad un modo,& l’altra ad un’altro,è forza, che al fine uéga- v.; H k no