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perfetto, ma perfetto al punto che rassomiglia già ad una organizzazione . . . .

«Frattanto il movimento degli spiriti cresce a vista d’occhio; gli scritti, i giornali si moltiplicano, le riunioni, le assemblee anche, e si organizzano. La legalità è rispettata: ma il sangue comincia a circolare rapidamente in questo corpo che era, or fa un anno, calmo e freddo come un morto . . . . .

«Il popolo e le sue guide hanno l’abilità e il senso di opportunità che mancano al Governo, Il partito liberale e moderato da un lato, e il partito radicale dall’altro si organizzano: e a fronte di un Governo che nulla sa organizzare e concludere, i due partiti fanno causa comune. Essi si sarebbero separati, e il partito radicale non sarebbe stato che un tentativo impotente se il Governo, con provvedimenti aperti e risoluti, avesse saputo raggruppare i primi e farne un partito di conservatori zelanti e soddisfatti. Si è perduto molto tempo, e ciò che sarebbe bastato qualche mese fa non basterebbe più oggi. Ma, dopo tutto, si sarebbe ancora a tempo se il Papa giungesse a sussidiarsi di un Governo attivo, leale, intelligente, energico»1.

E di quell’insigne statista, il quale amava ardentemente l’Italia, e l’avrebbe voluta vedere risorgere indipendente, libera e forte, qualunque potesse essere la riserva impostagli dal delicato ufficio di rappresentante a Roma di quel re Luigi Filippo e di quel ministro Guizot, i quali volevano seguire, a quei giorni, in Italia, una politica raffrenatrice del Pontefice ed in senso austriaco, di quell’insigne statista io potrei riferire altri dieci frammenti di dispacci officiali e di lettere confidenziali, tutti ugualmente inspirati ai medesimi sentimenti, ai medesimi biasimi, e tutti diretti a porre in evidenza ugualmente il mal volere e l’inettitudine dei cardinali e dei prelati preposti al governo, e la debolezza e la insipienza del Pontefice. I lettori che volessero convincersene potrebbero farlo agevolmente consultando il D’Ideville e il D'Haussonville2.


  1. Pellegrino Rossi a Guizot, in D'Ideville, op. cit., liv. Vme, pag. 154 e 155. Cf. con O. D'Haussonville, op. cit., vol. II, pag. 202 a 230,
  2. D'Ideville, op. cit., tutto il cap. V; D'Haussonville, opera e luogo citato.