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romana custodia là dove or si pare che, quasi a ricovero, rimanga nella chiesa de’ suoi Irlandesi. Oh Roma! tu sei fatta per onorare in modo più degno di te la miglior parte delle spoglie mortali della fede, del coraggio, della costanza e del genio1.

Il segreto di una parte dì quell’entusiasmo va ricercato nelle seguenti parole contenute in quella orazione. Roma alla più scrupolosa legalità ha aggiunto l’entusiasmo dell’amore, e chiede per mezzo di una agitazione amorosa, come Irlanda ha chiesto per mezzo di un’agitazione legale, la riforma degli abusi, perchè il tempo e le passioni, come sempre e da per tutto accade, hanno alterato la natura dell’antica costituzione degli Stati della Chiesa, che conciliava sì bene l’ordine e la libertà. Poiché il linguaggio di un popolo che ama è impossibile che non sia inteso da un Pontefice tutto amore pel suo popolo; poiché i cuori che sinceramente si amano è impossibile che alla fine non si intendano; se però non ti arrestano, se però non ti ingannano, se però non ti tradiscono! Oh la bella pagina che aggiungerai alla tua storia! quella in cui la posterità maravigliata leggerà la conquista che tu avrai ottenuta di una saggia, di una vera libertà, per le vie solo dell’amore2.

Frattanto alle cause di agitazione politica, alle quali ho sopra accennato, altre se ne aggiunsero d’indole quasi economica. Cocchieri paesani con istravaganza non più veduta appiccavano riotte co’ cocchieri regnicoli, co’ quali stanziati da molti anni in Roma, non avevano mai avuto nimicizia, Riottavano altresì i lanaiuoli con quelli Arpinati che negli stessi opificii lavoravano di panni, minacciando di rovinar le macchine e mandare tutto in fascio. Altrove più scandalosi fatti accadevano. Avendo le istanze fatte dagli Israeliti di Roma al Pontefice fruttato loro un maggiore allargamento di abitazione, se ne valsero i malevoli per sommuovere contro di essi la superstiziosa plebe, la quale sarebbe corsa a feroci atti se di frenarla non avessero fatto opera uomini umani e civili3.


  1. Contemporaneo del 17 luglio, n. 29.
  2. Elogio funebre di Daniele O'Connell pel P. Gioacchino Ventura, Roma, Filomeno Cairo, editore, 1847.
  3. F. Ranalli, op. cit., vol. I, lib. II, pag. 127. Cf. con De Boni, Spada, Colombo e con Massimo D’Azeglio, Dell'emancipazione degl’Israeliti, Fi-