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capitolo quarto | 235 |
intorno alla maggiore o minore giustizia della causa la quale si dibatteva allora nei consigli della diplomazia europea circa le aspirazioni e i diritti degl’Italiani alla indipendenza e alla libertà della patria loro. Anzi una sola scusa può essere invocata a favore dello Spada ed è questa: che egli non conosceva e non poteva conoscere l’importante e seria opera dell’illustre Nicomede Bianchi, che, altrimenti, si sarebbe potuto in vero concludere col rinviare lo Spada, italiano, cosi smanioso di dare lezioni altrui, ad apprendere il sentimento della giustizia e l’amor della patria alla scuola del nobile diplomatico inglese.
Il quale, giunto in Roma la sera del 3 novembre, fu dalla presidenza del Circolo romano invitato a volere all’indomani assistere, dalla loggia dall’appartamento ove risiedeva il Circolo stesso e la quale si apriva sul Corso, al passaggio del Papa, che, in grande equipaggio, si recava alla chiesa di san Carlo dei Milanesi.
Infatti «lord Minto e le sue figlie si portarono invitate alle camere del Circolo romano per ammirare il passaggio del corteo pontificio che accompagnava Pio IX alla chiesa di san Carlo. Quivi fu presentato al nobile inglese ed alle sue signore il popolano Ciceruacchio, nel quale contemplarono con meraviglia non un uomo del popolo, ma la virtù cittadina personificata e rispettata»1.
Accolto festevolmente non soltanto nei Circoli liberali, ma nelle sale dorate dell’aristocrazia romana, lord Minto seppe suscitare in tutti e dovunque rispetto e simpatia; e di questi sentimenti da lui inspirati ebbe continue ed ampie testimonianze nei tre mesi di sua dimora in Roma; il conte Pellegrino Rossi diede in suo onore la sera del 30 novembre una festa alla quale furono invitati tutti i consultori di Stato2; egli stesso il 1° di-
- ↑ Pallade del 5 novembre, n. 92; Bilancia del 5 novembre, n. 53; Speranza del 10 novembre, n. 15.
- ↑ Bilancia del 30 novembre, n. 60.
di Metternich si recò essa pure nella capitale inglese. Una sera la famiglia Metternich udì cantare l’inno di Pio IX nella casa vicina a quella da essa abitata! La famiglia Metternich era capitata a trovarsi ad uscio ad uscio con la casa abitata dalla famiglia del radicale - l’epiteto è della principessa Melanie - lord Minto. Curioso radicale la cui famiglia cantava ...l’inno di Pio IX! (Memorie già citate del Principe di Metternich, vol. VIII, Journal de la princesse Melanie, pag. 200).