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terzo luogo che il cardinale Ciacchi trova naturalissimi i Movimenti dell’esercito pontificio anche oltre il Po, e, in parecchi luoghi della sua corrispondenza, mostra anzi di desiderarli e se ne fa eccitatore.

E, da quella corrispondenza, risulta, da ultimo, con quanta ansietà il Ministero tutto e il Recchi in ispecie - come quegli che era ferrarese - seguissero gli avvenimenti, che si venivano succedendo a Ferrara, la quale, dagli ultimi di marzo agli ultimi di aprile, fu il punto cui convergevano tutti gli sguardi e tutte le menti, sia perchè era il più importante luogo di confine dove si andava raccogliendo il grosso dei volontari, sia perché dentro le sue mura sorgeva la cittadella, che era ancora occupata dagli Austriaci.

Quasi tutti gli storici della romana rivoluzione parlano diffusamente del proclama mandato fuori a Bologna dal generale Durando il 5 aprile e che fu poi sconfessato dalla Gazzetta di Roma e del quale mi occuperò fra breve io pure; ma nessuno parla d’un ordine, del giorno, pubblicato dal Durando, in data del 27 di marzo a Bologna, a tutti i soldati è militi, tanto delle schiere regolari, come delle volontarie, che erano state messe sotto il suo comando.

In quell’ordine del giorno - probabilmente dettato dal D’Azeglio, come quello posteriore del 5 aprile - che io riproduco fra i documenti, il generale Durando avverte i militi e soldati che presto saranno «forse chiamati ad adempiere grandi doveri, a compiere generosi sacrifici dalla voce della Patria e di Pio, suo santo rigeneratore»; ammonisce che occorre anzitutto l’osservanza dell’ordine e della disciplina; si offre fratello d’armi ed amico ai militi e soldati; ma assicura che «dell’osservanza della disciplina sarà saldo e severo mantenitore - e conclude - Militi e soldati! L’intero mondo affissa lo sguardo su voi e dice: vediamo all’opera le milizie italiane. Gli spiriti gloriosi di coloro che combatterono a Legnano vi sorridono dal cielo: il gran Pio vi dona la benedizione dell’Onnipotente: l’Italia confida nelle vostre virtù, spera che ognun di voi adempirà al dovere di cittadino e di soldato italiano. Viva Pio IX! vìva l’Indipendenza italiana!».

Ora è da sapere che quest’ordine del giorno fu riprodotto