Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/354

Da Wikisource.

capitolo sesto 347

ed attendeva e a tutto cercava di provvedere. Egli vigila perchè i volontari, che, a migliaia, si vanno agglomerando a Ferrara, siano alloggiati e non manchino di nulla; e vigila perchè non nascano collisioni fra essi; e cerca di rattemprare l’impeto dei più ardenti, i quali vogliono assalire subito la guarnigione austriaca, rinchiusa nella fortezza di Ferrara; e, poi, togliendo argomento dal fatto della capitolazione sottoscritta dalla piccola guarnigione croata del forte di Comacchio, cerca di persuadere in tutti i modi il colonnello conte Khuen ad arrendersi; e si accorge che c’è qualcuno il quale, in mezzo alla profusione di danaro che si fa, per conto dell’esercito, in quei giorni, abusa della fiducia in lui riposta dal Governo1.

È vero che non sempre e non in tutto egli riesce appieno nei suoi provvedimenti: onde avviene, per esempio, che egli resti ingannato, allorché, il 5 aprile, lascia rientrare nella fortezza, l’ufficiale austriaco che ne era uscito di soppiatto, per portare un dispaccio al generale D’Aspre e il quale aveva promesso di ritornare, dopo aver parlato col comandante conte Khuen e che non ritornò2. Ma di questa poca lealtà del colonnello Khuen, il Cardinale si ricatta ampiamente quando, con grande finezza, scrive di aver potuto soddisfare il desiderio del Colonnello stesso di leggere, cioè, dei fogli tedeschi, che parlassero delle cose presenti d’Italia. «Me ne sono procurato una buona serie da Venezia - scrive, con ingenua malizietta, il Cardinale - e dopo di avere scelto quelli che parlavano in favore della causa nostra, gliene ho fatto l’invio; e mi è stato abbondante di ringraziamenti. Me ne giungono ora degli altri - egli soggiunge - ma, prima di farne uso, mi servo di persona fida, che conosce la lingua tedesca, per vedere se posso valermene»3.

Risulta, in secondo luogo, da quella corrispondenza, che la violazione dei confini per parte dei volontari era stata già operata più volte, anche senza gli ordini, e contro il volere del generale Durando, assai prima del 21 aprile4. E risulta, in

  1. Vedi documenti nn. 25, 26, 27, 30, 31, 32, 33, 34, 36, 39, 40, 41, 42, 45, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 64, 65, 68 e 69.
  2. Documento n. 47.
  3. Documento n. 52.
  4. Vedi documenti nn. 36, 40, 47, 51, 58 e 69.