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Pagina:Ciceruacchio e Don Pirlone.djvu/71

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64 ciceruacchio e don pirlone

favore degli amnistiati indigenti, eccitando i miei amici dì altri Stati italiani a fare altrettanto, e mandando a Roma persone di mia fiducia affinchè fosse costituito in quella metropoli il comitato centrale per ricevere le oblazioni di tutta la nazione».

Da ultimo, lo Spada, pur confessando che non risulta dalle carte stampate che egli ha sott’occhio che il Mamiani prendesse una parte attiva nella direzione delle ovazioni dei perdono, afferma che egli la prese però attivissima per consigliare più tardi, mediante una circolare ai suoi amici d’Italia, e tracciare perfino le norme di quella contro gli Austriaci il 5 dicembre 1846,

Ora le prove addotte dallo Spada per dimostrare come il Mazzini, il Montanelli e il Mamiani fossero i segreti organizzatori di quella prima artificiale dimostrazione, causa prima ed unica di venticinque anni dì storia europea, sono erronee e inconcludenti, e non dimostrano nulla, proprio nulla; perchè le istruzioni del Mazzini sono dell’ottobre ’46 e la dimostrazione avvenne in luglio, cioè più di tre mesi prima; perchè il Montanelli, il quale, del resto, nel tempo in cui Pio IX diede il perdono non era ancora venuto a Roma, e non vi aveva nè amici, nè relazioni, parla dell’organizzazione da lui fatta in Pisa di un comitato a favore degli amnistiati, dopo che ebbe notizia del perdono e della dimostrazione, e afferma di essersi dato attorno per fare del nome di Pio IX un segnacolo di fratellanza, ma dopo che ebbe saputo che egli aveva dato l’amnistia, cosa che il Montanelli, il quale stava a Pisa - come il Mazzini che stava a Londra, come il Mamiani che stava a Parigi - prima del 17 luglio, non potevano menomamente prevedere, nè divinare; e perchè, finalmente, in quanto al Mamiani, lo stesso Spada afferma di non aver prove per ritenerlo immischiato nell’artificiale secondo lui - dimostrazione del 17 luglio, e l’avere esso partecipato all’organizzazione di dimostrazioni posteriori a quella di oltre cinque mesi non può, onestamente e logicamente parlando, in modo alcuno avvalorare la immaginata sua ingerenza nella dimostrazione romana del 17 luglio ’46.

Ma, per ciò che riguarda il Montanelli, occorre aprire una parentesi, perchè vi ha di peggio e di più assai che lo Spada