Pagina:Codifica numerica del segnale audio.djvu/40

Da Wikisource.
22 Codifica numerica del segnale audio

Fig. 1.13 - Posizione delle prime due formanti per suoni vocalici.

Passando all'analisi delle caratteristiche dei fonemi vocalizzati nel dominio del tempo, dato il tipo di eccitazione, essi risultano essere periodici, con periodo pari a quello dell’eccitazione stessa. Le forme d’onda risultano essere composte da treni di oscillazioni smorzate, dipendenti dalla funzione di trasferimento del cavo orale (fig. 1.14). Grazie all'inerzia della sorgente utilizzata per l’eccitazione (il flusso d’aria proveniente dai polmoni) tali segnali risultano stazionari per intervalli di tempo consistenti (circa 200 ms). Inoltre, anche grazie all'amplificazione dovuta alle risonanze in corrispondenza delle formanti, l’ampiezza dei suoni vocalizzati (e quindi la loro potenza) è elevata (es.: circa 50 mW nella pronuncia della “o”).

Un modello dell’apparato vocale nel dominio del tempo per la generazione di fonemi vocalizzati può essere realizzato a partire da un filtro, avente in ingresso un generatore di segnali impulsivi periodici, con periodo pari a quello dell’eccitazione. La funzione di trasferimento del filtro è a soli poli.